Centralizzazione e baricentro

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Stabilità e forza nel centro del corpo

Nel centro del corpo, in quella che lo stesso Pilates definì “The Power House”, la casa del potere, o “Girdle of Strenght”, cintura di forza, nasce la forza che permette qualsiasi movimento in modo economico, efficiente, fluido e sano.

Grande attenzione nel training è dedicata al rinforzo della muscolatura addominale, che va tenuta spinta verso l’ombelico e verso la colonna soprattutto all’uso del muscolo trasverso dell’addome in contrazione mantenuta e volontaria, che viene definita “Scoop addominale”, ma anche quella di obliqui e retti, in combinazione con la tenuta tonica del perineo, chiamata  “contrazione di Kegel”, portando l’ombelico verso la colonna lombare, stabilizzano il bacino e la schiena fornendo una solida base di appoggio per tutti i movimenti. Posteriormente si usano il grande dorsale, il quadrato dei lombi e i glutei. La combinazione fra l’azione di questi muscoli viene definita “Posizione neutra”.

Compiere esercizi addominali tradizionali senza rinforzare il perineo può portare a prolasso dell’utero, emorroidi, stipsi, incontinenza urinaria e fecale: la pressione interna nell’addome è troppo elevata e il pavimento pelvico non la regge, creando questi disturbi. Questo peggiora ancora di più in caso di recupero dopo una malattia o nel post parto, situazioni in cui la muscolatura era già piuttosto debole.

Inoltre, nel lavoro addominale tradizionale il tono viene ottenuto sotto sforzo, quindi la persona riesce, ad esempio, a sollevare grossi pesi, ma nella quotidianità il tono si abbassa notevolmente, poiché i muscoli addominali stressati nell’esercizio, tendono a diminuire il tono a riposo.

La parte centrale del corpo, essendone il baricentro, è essenzialmente coinvolta in qualsiasi attività, anche in quelle statiche, come stare seduti su una sedia.

Il Pilates lavora sull’allineamento del quadrato definito dalla linea che congiunge le due creste iliache, nella parte più alta del bacino, e quella che unisce le spalle: questa “box” o “frame”, scatola o cornice, deve essere stabile e mantenersi attiva.

Utilizzando questa forza nel centro è possibile allungare la colonna e muoverla agevolmente in tutte le direzioni riducendo al minimo i rischi di danneggiare le articolazioni intervertebrali e il dispendio di energia: quella che si può definire “una buona postura”. Si riducono così sensibilmente i dolori lombari e dorsali.

 

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