corsi | Corso di Pilates Milano https://corsodipilatesmilano.it Pilates a Milano: corsi e informazioni Wed, 06 Jun 2018 14:36:50 +0000 it-IT hourly 1 Marchio registrato o termine “generico” https://corsodipilatesmilano.it/marchio-registrato-o-termine-generico/ Thu, 03 Sep 2015 21:58:22 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3633 Si può depositare il marchio Pilates? In tutti i paesi in cui si è diffuso negli ultimi 20 anni, il metodo è diventato molto di moda, amato per la sua enorme efficacia, sia da chi...

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Si può depositare il marchio Pilates?

Porcellino salvadanaio con scritto pilates marchio registrato

Il metodo Pilates può essere un vero salvadanaio!

In tutti i paesi in cui si è diffuso negli ultimi 20 anni, il metodo è diventato molto di moda, amato per la sua enorme efficacia, sia da chi necessita di riabilitazione, che da chi cerca solo allenamento, o fitness o addirittura da coloro che guardano soprattutto i risultati estetici del lavoro corporeo. Questo ha ovviamente portato alla proliferazione di scuole che offrono corsi di formazione per nuovi professionisti, e ad una crescente offerta e vasta gamma di lezioni. Sono in molti coloro che prendono il diploma seguendo cicli di studi poco approfonditi e molto brevi, e si dichiarano a tutto diritto insegnanti di Pilates, e vengono per questo riconosciuti dal Coni. L’esperienza accumulata in altri campi, dalla danza al fitness all’educazione motoria, agli sport sono elementi che favoriscono la professionalità del trainer, ma che non possono soppiantare lo studio specifico di questa disciplina, che è molto precisa e perfettamente strutturata.

Qualcuno ha visto in questa situazione un potenziale business molto allettante, per vendere sessioni individuali, corsi, formazione, gadgets, attrezzi, e che cercato di farne un guadagno economico, cercando di far valere la propria organizzazione non come “una scuola”, ma piuttosto come “la scuola”.

Il termine “Pilates” non è marchio registrato, per cui ogni insegnante lo può applicare secondo la sua formazione e la sua personalità, facendo sempre riferimento ai principi di base. Lo stesso suo creatore non ha depositato il marchio.
Il processo legale per stabilire se Pilates possa essere o meno materia coperta da tutela del diritto d’autore ha avuto un momento chiave nel 2000, quando il Tribunale di New York ha stabilito che si tratta di un metodo di interesse e di proprietà collettiva, come lo Yoga o il Karate.
Si definisce “Generico” un termine che si identifica con se stesso senza bisogno di far riferimento ad un marchio di fabbrica o ad una proprietà intellettuale. Pilates si identifica con un metodo, con una filosofia, con degli esercizi coerenti, e va ben oltre il suo autore e le sue origini, un po’ come accadde per l’Aspirina, che fu il primo nome commerciale dato all’acido acetilsalicilico, ma che oggi indica in se stesso il farmaco e non più il marchio della fabbrica produttrice.
In precedenza, in America era stato depositato il marchio Pilates per garantire alcuni interessi commerciali. Il problema era che chi non pagava l’iscrizione all’organizzazione non poteva utilizzare questo termine, neppure coloro che erano stati allievi diretti dello stesso Joseph Pilates!
Oggi è possibile creare copyrights su termini composti che comprendono la parola Pilates, ma non il termine in sé, per cui esistono tanti metodi, come lo “Stott Pilates”, il “Pilates Cova Tech”, il “True Pilates”, il “Romana’s Pilates” ecc, che propongono varianti personali sempre in linea precisa con i principi del metodo enunciati dal fondatore.

Chiunque può insegnare qualsiasi esercizio e dargli questo nome, e può anche vendere oggettistica pubblicizzandola come parte del metodo anche se non è stata in realtà creata dal suo autore. Questi sono i pro ed i contro della situazione attuale.

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Oltre il Pilates: Piloxing https://corsodipilatesmilano.it/piloxing/ Wed, 02 Sep 2015 18:03:08 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3619 Una fusione di Pilates, Boxe e danza Il metodo Pilates è davvero di grandissima efficacia ed è così versatile da aver ispirato molti atleti e danzatori a partire da esso per rivolgersi in altre...

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Una fusione di Pilates, Boxe e danza

Il metodo Pilates è davvero di grandissima efficacia ed è così versatile da aver ispirato molti atleti e danzatori a partire da esso per rivolgersi in altre direzioni. I puristi del metodo non lo troveranno ortodosso, ma questo dimostra ancora una volta che si tratta di un sistema che è davvero “Patrimonio dell’umanità”.

Che cos’è il Piloxing?

Una lezione di Piloxing

Una lezione di Piloxing

Un metodo nuovo di allenamento, creato da Viveca Jensen, danzatrice, trainer di Pilates e pugile svedese, personal trainer di molte star del suo paese. Viveca ha da sempre rivolto il suo lavoro in direzione dell’aiutare le donne a rendersi e sentirsi più forti fisicamente e mentalmente tramite il fitness. Coniuga la precisione ed efficacia del metodo Pilates con la grazia ed efficienza fisica della danza e con la forza, l’agilità e la tonicità della boxe, ed offre una forma di allenamento divertente ed efficace.
Piloxing® cardio fusion mette insieme ricerche d’avanguardia e tecniche di fitness  al fine di bruciare la maggior quantità possibile di calorie, costruire una muscolatura allungata aumentando al contempo la resistenza fisica.
Il programma miscela in maniera unica la forza, la velocità e l’agilità tipiche della boxe con le finalità di flessibilità e definizione del corpo del metodo Pilates.
Le tecniche sono anche sostenute dall’uso di guantoni muniti di pesini, per una ulteriore tonificazione delle braccia e per l’ottimizzazione della salute cardiovascolare.
Aggiungendo al tutto i movimenti della danza, si ottiene un workout che tonifica la muscolatura, brucia i grassi ed aiuta a far sentire più forti fisicamente e mentalmente
Nel maggio 2010, nasce la Piloxing® Academy al fine di fornire il corretto training per formare insegnanti del metodo, e da allora gli insegnanti certificati sono migliaia, e sono presenti in oltre 40 paesi del mondo.
Alla base del sistema c’è la concezione che le donne siano potenti  e che possano ottenere una immagine di sé elegante, sensuale e potente prendendosi cura della propria salute.
Per avere idea di cosa sia ecco un video:

Il Dvd “Piloxing” è  assolutamente un best seller internazionale e l’ultimo lavoro di Viveca “The Piloxing System” è stato dichiarato dalla rivista Fitness Magazine uno dei 10 migliori Dvd dedicati al workout del 2014.

La creatrice Viveca Jensen

Amministratore delegato e fondatrice del Piloxing® ha creato il marchio combinando la sua lunga esperienza nel fitness e la sua passione, creando un programma di esercizi unico che i vari insegnanti nel mondo possono seguire insieme.

Ha messi insieme elementi della danza , del Pilates e della Boxe per formulare questo nuovo programma di esercizi interdisciplinari, che ha chiamato Piloxing.

Vivenca ha un diploma di master nella danza, è istruttrice di Pilates, è una body builder riconosciuta e pugile.

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La prima lezione di Pilates https://corsodipilatesmilano.it/prima-lezione-di-pilates/ Fri, 21 Aug 2015 21:45:57 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3583 Che cosa succede la prima volta Chi non ha mai praticato questa disciplina pensa solitamente che non si faccia nessuna fatica, che sia adatta soprattutto alle donne (dimenticando che l’inventore del pilates era un...

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Che cosa succede la prima volta

Chi non ha mai praticato questa disciplina pensa solitamente che non si faccia nessuna fatica, che sia adatta soprattutto alle donne (dimenticando che l’inventore del pilates era un uomo, e anche parecchio atletico) che migliori l’aspetto estetico e spesso si sceglie di provarla proprio sperando di rimettersi in forma per l’estate.

All’inizio della lezione di solito si pensa che sarà tutto piuttosto facile, e quando l’insegnante indicherà di sdraiarsi e di fare attenzione al corpo, ad esserne consapevoli molti, già abituati a farlo, magari, attraverso lo studio di altre tecniche motorie, si sentiranno avvantaggiati rispetto agli altri.
Anzi, alcuni cominceranno ad annoiarsi, pensando che la sessione sarà interminabile,e che forse sarebbe stato meglio iscriversi a Crossfit/Reggaeton o a un corso di lotta nel fango o di Pole Dance.

Superato il primo momento di noia o il pensiero “sì, sono già capace e sarò subito bravo nell’eseguire le proposte”, cominciano gli esercizi, che hanno la caratteristica di sembrare facili quando li esegue qualcuno che li fa da tempo, anche perché uno dei punti cardine del Pilates è proprio la fluidità! Quindi l’istruttore esegue il movimento e sembra non fare sforzo. Non sarà altrettanto vero per l’allievo!

Quando comincia l’esercizio ci si accorge immediatamente della debolezza della muscolatura situata nel centro del corpo, proprio quella che nel metodo viene utilizzata sempre e con molta forza, e che nella vita quotidiana, che trascorriamo molto spesso seduti al computer o al volante, nella quale l’esercizio fisico è costituito dal digitare su una tastiera o portare a casa le borse del supermercato togliendole dal baule dell’auto, non usiamo assolutamente mai.
Anzi, ci renderemo conto di avere muscoli impensabili che fino a poco tempo fa nemmeno sapevamo della loro esistenza… SCANDALOSO!

Il training è molto faticoso ed impegnativo, fa sudare parecchio anche se i movimenti sono piuttosto lenti e controllati, poiché viene impegnata la muscolatura profonda e le energie vengono sollecitate dal respiro consapevole e continuo, e prima di imparare ad economizzare lo sforzo occorre parecchio tempo e molta pratica.

Quando l’istruttore annuncerà quante volte l’esercizio andrebbe ripetuto penserai “ce la posso fare”.
Alla seconda ripetizione starai già cercando di capire come sopravvivere fino alle fine della lezione o forse anche solo fino alla fine delle ripetizioni.

Ma quando lascerai il materassino e ti rialzerai… quale miracolo! Ti sentirai subito molto vivo e energizzato. Ti accorgerai che neppure per un momento hai avuto in mente i problemi del lavoro e della vita quotidiana. La tua mente è più fresca e il tuo corpo sanamente stanco e visivamente rinvigorito. Quella stanchezza che si prova dopo una lunga passeggiata nella natura o dopo una vigorosa nuotata, e della cui esistenza in città non ci ricordiamo neanche.

In poche sessioni ti sentirai una persona completamente nuova. E ti accorgerai che il tuo desiderio di “rimetterti in forma” era una piccola motivazione in confronto al piacere ed al benessere che la lezione ti regalerà ogni volta, e che perdurerà lungo le giornate successive.

 

 

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Similitudini e differenze fra Yoga e Pilates https://corsodipilatesmilano.it/similitudini-e-differenze-fra-yoga-e-pilates/ Fri, 21 Aug 2015 21:02:12 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3585 Due discipline olistiche a confronto Il metodo Pilates è molto dolce ma pone grandi difficoltà allo stesso tempo che si adatta a tutte le età e le tipologie fisiche, è un’ottima forma di prevenzione...

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Due discipline olistiche a confronto

Il metodo Pilates è molto dolce ma pone grandi difficoltà allo stesso tempo che si adatta a tutte le età e le tipologie fisiche, è un’ottima forma di prevenzione dei danni articolari, da sicuramente molto sollievo per chi invece soffre già di disturbi e dolori, offre sostegno mirabile anche al training specifico di attività sportive e artistiche.
Pilates stesso diceva: “In 10 lezioni sentirai la differenza, in 20 vedrai la differenza, in 30 avrai un corpo completamente nuovo”.

Yoga

E’ un’ antichissima pratica olistica di origine spirituale, legata alla filosofia indiana che utilizza movimento, tecniche di respiro e meditazione come mezzo per unire corpo, mente e spirito.
Giunto in occidente all’inizio del ‘900 nel seno della comunità salutista e vegetariana, negli anni ’60 ha subito una vera esplosione, che ha visto il moltiplicarsi di stili.
Si basa su 5 principi, codificati dallo yogi Swami Sivananda:

  1. Asanas (appositi esercizi mirati, che oltre a rinforzare, allungare e centrare il corpo aiutano il flusso energetico e di conseguenza migliorano lo stato di salute degli organi)
  2. Pranayama (letteralmente significa l’arte del controllo della respirazione)
  3. Saucha (un regime alimentare specifico)
  4. Dhyana (pensiero positivo e meditazione)
  5. Savasana (rilassamento completo)

Oggi molte scuole di Yoga si dedicano solo al suo aspetto fisico, e mirano ad ottenere tramite la sua pratica flessibilità e migliorie estetiche. Altri pensano sia solo rilassante e ne curano più che altro gli aspetti meditativo, ma la disciplina millenaria è una combinazione dei diversi fattori.
Particolare attenzione si deve rivolgere al respiro, poiché si considera che sia la maggiore fonte di Prana, l’energia vitale, e quando si apprende a governarla tutto diventa possibile.  La mente si acquieta, si vive nel presente, diminuisce lo stress, aumenta la pazienza e la salute generale migliora.

Similitudini e differenze

Molti esercizi del Pilates ricordano posizioni Yoga perché ne sono stati ispirati, ma altre posture sono completamente diverse. Di certo la disciplina orientale è molto più statica e lenta, e ogni posizione viene mantenuta per un tempo più lungo, mentre il Pilates usa la resistenza e tiene la forza volontariamente nel centro.
Ambedue le tecniche provocano profondi cambiamenti nella persona, a tutti i livelli, e mirano a sentire corpo, mente e spirito come un tutt’uno indissolubile, curando il percorso e il momento presente più che mirare semplicemente l’obiettivo.
Lo Yoga non usa strumenti , accessori e assolutamente nessuna macchina, al contrario del Pilates che usa le macchine: la Tower, la Cadillac, il Reformer e il Barrel, ed accessori quali bande elastiche, il cerchio, le palle.
E’ più corretto definire quella dello Yoga una “pratica” mentre il Pilates è una forma di training, ma in fin dei conti se non si pratica bene non si ottiene un allenamento e la pratica dello Yoga è un’ ottima ed efficace forma di training fisico… i confini sono difficili da stabilire.
Nello Yoga si lavora per ottenere maggiore flessibilità nella colonna e nel bacino restando sempre in connessione con il respiro, mentre nel Pilates si mira al rinforzo del centro e si fa partire tutto da lì, con grande precisione e meticolosità.
Le forme di uso del respiro nelle due tecniche sono totalmente diverse e nel Pilates non c’è assolutamente l’intento di lavorare sul respiro come mezzo per equilibrare il Prana.
Nel Pilates si lavora quasi interamente al suolo, sfidando la forza di gravità, mentre esistono tantissime Asanas in piedi (parlando dello yoga), probabilmente la maggioranza.

Infine, per capire meglio la distinzione tra le due discipline… non resta che provare a cimentarsi in entrambi!

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Fluidità https://corsodipilatesmilano.it/fluidita/ Thu, 20 Aug 2015 21:17:49 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3575 Muoversi in modo continuo ed armonico Il fine del metodo Pilates è di ottenere elasticità, armonia e naturalezza, fluidità nei movimenti della vita quotidiana di ognuno di noi. Per questo il training prevede dapprima...

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Muoversi in modo continuo ed armonico

Il fine del metodo Pilates è di ottenere elasticità, armonia e naturalezza, fluidità nei movimenti della vita quotidiana di ognuno di noi.

Per questo il training prevede dapprima movimenti molto lenti, che aiutino la costruzione della consapevolezza e dell’attenzione e che con l’esercizio diventino fluidi e continui, permettendo al corpo di muoversi senza rigidità e forzature, come se si stesse danzando in ogni momento della quotidianità.
L’uso del respiro consapevole e continuo è sicuramente un alleato fondamentale per il pilates , ci è sicuramente di aiuto nell’esecuzione degli esercizi.

I movimenti continui richiamano il concetto stesso di presenza nel mondo perché esprimono in maniera visibile ciò che la realtà del nostro essere non può evitare: il movimento nella sua natura è continuo e fluido.
Il corpo non si ferma mai, l’immobilità totale non esiste, il cuore continua a battere e di conseguenza il sangue continua a circolare, e altrettanto fanno la linfa ed il liquido cefalorachidiano, la peristalsi prosegue, e così la digestione, la produzione ormonale… Il respiro si muove di continuo, e mentre lo fa trascina con sé visibilmente la nostra ossatura, spostandola. Negare la continuità è un tentativo di controllare la natura stessa del corpo, è un tentativo di evitare di arrendersi al flusso della vita…

La fluidità del movimento e del respiro assecondano il flusso dell’energia, e quando ci si sofferma in una posizione è assolutamente fondamentale mantenere vivo il respiro, il controllo del corpo e la concentrazione in modo che il tutto rimanga vivo e “abitato”. L’interruzione del respiro è ciò che causa e provoca rigidità, favorisce inutili accumuli di acido lattico nei muscoli.

Ricercando la fluidità del movimento si è portati a cambiare le nostre scorrette abitudini motorie e posturali che ci rendono discontinui e goffi oltre che meno efficienti.

 

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Precisione https://corsodipilatesmilano.it/precisione/ Thu, 20 Aug 2015 21:16:38 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3576 Un corpo che si muove bene pare farlo senza sforzo Quanto meglio lo fa, tanto più tutto sembra facile e agevole. Dietro alla fluidità e all’eleganza c’è sempre moltissimo allenamento, perizia e forza, un...

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Un corpo che si muove bene pare farlo senza sforzo

Quanto meglio lo fa, tanto più tutto sembra facile e agevole.

Dietro alla fluidità e all’eleganza c’è sempre moltissimo allenamento, perizia e forza, un training efficace va costruito in maniera precisa, meticolosa, impiegando tutte le membra nella maniera più corretta e funzionale possibile.

La memoria corporea fa affidamento alla produzione di neurotrasmettitori che facilitano il flusso dell’impulso nervoso in una certa direzione. Quanto più un movimento viene eseguito e tanto più facile diventa il ripeterlo. Per questo, guardando una persona che svolge un’azione che ha ripetuto già molte volte, come può essere, ad esempio, un calzolaio nell’atto di aggiustare le scarpe, si coglie una fluidità nei suoi gesti che ci racconta la sua storia personale. Così avviene per ogni movimento, e quanto più ci alleniamo con precisione tanto più il risultato sarà efficace in termini di qualità ed economia dello sforzo.

Ovviamente quando si compie un gesto per la prima volta siamo meno coordinati e sicuramente ci sentiamo impacciati: l’efficacia della nostra azione non è ancora buona e bisogna lavorarci. Con la concentrazione e il controllo sul corpo tutto diviene più semplice e soprattutto i tempi dell’apprendimento si accorciano: una volta capita la forma, aumentano velocemente coordinazione, equilibrio e tono.
Grazie alla precisione e alla cura di ogni particolare durante l’allenamento si ottiene una capacità di dosaggio della forza più adeguata ad ogni muscolo e il risultato è agilità,grazia e soprattutto fluidità dei movimenti.

La precisione cade a pennello con la qualità e non sempre con la quantità: al contrario, ripetere molte volte un esercizio in modo approssimativo può danneggiare le articolazioni del nostro corpo, conferma senza dubbio uno schema scorretto e infine non ci permette di raggiungere i risultati sperati.

Pilates stesso diceva dei suoi esercizi: “Eseguiti correttamente e dominati fino ad avere una reazione inconscia, questi esercizi si tradurranno in grazia ed equilibrio nelle attività quotidiane.”

 

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Controllo https://corsodipilatesmilano.it/controllo/ Thu, 20 Aug 2015 20:30:54 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3562 Costruire una precisa propriocezione ed usarla per governare tutto il corpo Il fatto stesso che Pilates abbia chiamato inizialmente “Contrology” o “Arte del controllo” la sua tecnica, ci indica quanto sia fondamentale la capacità...

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Costruire una precisa propriocezione ed usarla per governare tutto il corpo

Il controllo e la consapevolezza nel Pilates

Il controllo e la consapevolezza nel Pilates

Il fatto stesso che Pilates abbia chiamato inizialmente “Contrology” o “Arte del controllo” la sua tecnica, ci indica quanto sia fondamentale la capacità di controllare ciò che si fa durante il training. Bisogna sceglierlo ed esserne consapevoli: il lavoro lento e meticoloso porta frutti duraturi.

La consapevolezza di ciò che si sta facendo rende possibile fare ciò che si vuole, altrimenti ogni cosa viene lasciata al caso, e ciò che fa la differenza non è mai, in nessun campo “che cosa si fa” ma sempre “come si fa”. Il corpo ha un sistema preferenziale, dal punto di vista neurologico, che gli serve per avere coscienza della condizione e della posizione di ossa, muscoli, capsule articolari, legamenti e tendini. Si chiama sensibilità propriocettiva, e viaggia su canali nervosi specifici. il metodo Pilates fa largo uso di questa capacità e aiuta ad acuirla sempre più.

Chi ha una propriocezione elevata guarisce più velocemente da malattie e disturbi ed è più sensibile a tutte le terapie fisiche, come massaggi e fisioterapia, e ha minore tendenza a farsi male di chi invece ha meno coscienza del proprio corpo e del proprio movimento.

Scegliere consapevolmente e volontariamente di ascoltare il corpo e condurlo nella direzione desiderata è un elemento fondamentale per eseguire gli esercizi con la necessaria precisione, al fine di sfruttarne al massimo ogni potenzialità. Nel fare ciò la mente deve essere molto concentrata e cosciente: nulla in questo metodo è lasciato al caso, e nessun distretto corporeo viene mai dimenticato durante gli esercizi, anche qualora non fosse direttamente coinvolto nel movimento o nella postura. Praticando pilates è sempre fondamentale fare attenzione alla posizione assunta e allo stato di tutte le membra, persino delle dita delle mani e dei piedi, poiché le catene muscolari che lavorano in tutto il corpo giungono ovunque.

Non avere il controllo del proprio movimento può portare a farsi male seriamente.

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Centralizzazione e baricentro https://corsodipilatesmilano.it/centralizzazione-e-baricentro/ Thu, 20 Aug 2015 18:51:52 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3555 Stabilità e forza nel centro del corpo Nel centro del corpo, in quella che lo stesso Pilates definì “The Power House”, la casa del potere, o “Girdle of Strenght”, cintura di forza, nasce la forza...

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Stabilità e forza nel centro del corpo

Nel centro del corpo, in quella che lo stesso Pilates definì “The Power House”, la casa del potere, o “Girdle of Strenght”, cintura di forza, nasce la forza che permette qualsiasi movimento in modo economico, efficiente, fluido e sano.

Grande attenzione nel training è dedicata al rinforzo della muscolatura addominale, che va tenuta spinta verso l’ombelico e verso la colonna soprattutto all’uso del muscolo trasverso dell’addome in contrazione mantenuta e volontaria, che viene definita “Scoop addominale”, ma anche quella di obliqui e retti, in combinazione con la tenuta tonica del perineo, chiamata  “contrazione di Kegel”, portando l’ombelico verso la colonna lombare, stabilizzano il bacino e la schiena fornendo una solida base di appoggio per tutti i movimenti. Posteriormente si usano il grande dorsale, il quadrato dei lombi e i glutei. La combinazione fra l’azione di questi muscoli viene definita “Posizione neutra”.

Compiere esercizi addominali tradizionali senza rinforzare il perineo può portare a prolasso dell’utero, emorroidi, stipsi, incontinenza urinaria e fecale: la pressione interna nell’addome è troppo elevata e il pavimento pelvico non la regge, creando questi disturbi. Questo peggiora ancora di più in caso di recupero dopo una malattia o nel post parto, situazioni in cui la muscolatura era già piuttosto debole.

Inoltre, nel lavoro addominale tradizionale il tono viene ottenuto sotto sforzo, quindi la persona riesce, ad esempio, a sollevare grossi pesi, ma nella quotidianità il tono si abbassa notevolmente, poiché i muscoli addominali stressati nell’esercizio, tendono a diminuire il tono a riposo.

La parte centrale del corpo, essendone il baricentro, è essenzialmente coinvolta in qualsiasi attività, anche in quelle statiche, come stare seduti su una sedia.

Il Pilates lavora sull’allineamento del quadrato definito dalla linea che congiunge le due creste iliache, nella parte più alta del bacino, e quella che unisce le spalle: questa “box” o “frame”, scatola o cornice, deve essere stabile e mantenersi attiva.

Utilizzando questa forza nel centro è possibile allungare la colonna e muoverla agevolmente in tutte le direzioni riducendo al minimo i rischi di danneggiare le articolazioni intervertebrali e il dispendio di energia: quella che si può definire “una buona postura”. Si riducono così sensibilmente i dolori lombari e dorsali.

 

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Corsi di Pilates Matwork https://corsodipilatesmilano.it/corsi-di-pilates-matwork/ Thu, 20 Aug 2015 14:44:31 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3545 Seguire lezioni di Pilates a Milano Joseph H. Pilates iniziò a sviluppare il suo metodo nella prima metà degli anni venti. Durante la sua vita creò più di 500 esercizi, inventando un sistema completamente originale ed attrezzature...

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Seguire lezioni di Pilates a Milano

Joseph H. Pilates iniziò a sviluppare il suo metodo nella prima metà degli anni venti. Durante la sua vita creò più di 500 esercizi, inventando un sistema completamente originale ed attrezzature uniche. Scontento ed insoddisfatto degli esistenti approcci all’ allenamento fisico, studiò i metodi utilizzati nell’ Oriente come per esempio lo yoga, che enfatizza il rilassamento mentale, la respirazione e la scioltezza del corpo, e discipline occidentali (nuoto, danza, pugilato) da cui trasse alcuni movimenti e tecniche.

Joseph ha unito le qualità migliori di entrambe le correnti per formare un programma di allenamento fisico ideale. Questo metodo inizialmente ha attratto ballerini ed atleti, restando per molti anni un allenamento riservato solo a questa ristretta categoria di persone. Ora questo programma di allenamento sta vivendo una rinascita come alternativa o complemento di altri esercizi ed attività atletiche.

Il fatto che venga insegnato ancora oggi in tutto il mondo (a quasi un secolo di distanza dalla nascita di questa disciplina) dimostra che si trattava di una scoperta rivoluzionaria e ampiamente intuitiva.

Il frutto del suo lavoro è stato portato avanti e fatto crescere da altre persone che seguendo i suoi principi hanno fatto ulteriori ricerche al fine di offrire un sistema accessibile a tutti gli interessati, a prescindere dal livello di preparazione atletica e tecnica, e che fosse idonea anche da persone con disagi e difficoltà fisiche.
A differenza di altre tecniche di lavoro corporeo, questa, con i suoi movimenti lenti, fluidi e controllati, prima di qualsiasi altra cosa rinforza tutta la muscolatura profonda riguardante la parte centrale del corpo, dell’ addome, dei glutei, parte bassa della schiena e spalle, al fine di dare sostegno a tutta la colonna vertebrale.
Questo intervento rivoluziona la postura e garantisce un nuovo allineamento, aiutando tutti i muscoli del corpo a tonificarsi e ad allungarsi, in un equilibrio mirabile fra forza e flessibilità.

Qualità del Metodo Matwork:

  • E’ un metodo sano ed efficace adatto a tutte le età e per ogni livello di capacità, non comporta infatti nessuna preparazione o predisposizione particolare.
  • Dà sollievo in caso di dolori e può risolvere vari problemi articolari. Aiuta la prevenzione, la cura e la salute della colonna vertebrale e la fluidità del movimento durante tutte le azioni della nostra vita quotidiana.
  • Dà sostegno agli sportivi, fornendo un training completo che lavora principalmente su stabilità, fluidità del movimento ed agilità del corpo.
  • Lavorando sul muscolo trasverso dell’addome si dà sostegno a tutta la schiena e si corregge la postura in modo soprattutto estetico,dà pieno controllo al corpo donando una grande flessibilità e coordinazione. Si ottiene la massima combinazione tra corpo e mente.
  • Aiuta ad ottenere e mantenere maggiore mobilità nelle articolazioni.
  • E’ un ottimo antistress, poiché ci obbliga a concentrarci su noi stessi e sul presente, ci fa lavorare costantemente sul nostro respiro.
  • Rinforza il pavimento pelvico con tutte le conseguenze del caso.

 

 

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I 10 vantaggi della respirazione https://corsodipilatesmilano.it/respirazione/ Wed, 19 Aug 2015 16:35:10 +0000 http://corsodipilatesmilano.it/?p=3507 Respirare efficacemente è fondamentale per varie ragioni Approvvigionamento di ossigeno utile a svolgere tutti i processi del corpo. Oltre ai muscoli, anche il cervello per mantenere attivi tutti i suoi processi ha bisogno di...

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Respirare efficacemente è fondamentale per varie ragioni

foto di una ragazza che respira con piacere

Respirare con piacere

  1. Approvvigionamento di ossigeno utile a svolgere tutti i processi del corpo. Oltre ai muscoli, anche il cervello per mantenere attivi tutti i suoi processi ha bisogno di ossigeno, e da solo ne consuma addirittura circa il 20% del totale. Il cervello può sopravvivere solo per 4-6 minuti senza ossigeno, dopo di che cominciano a prodursi danni irreversibili sempre più gravi fino alla morte.
  2. Eliminazione delle tossine attraverso gli scambi gassosi nei polmoni
  3. Migliora la circolazione sanguigna e il ritorno venoso e linfatico dalla parte inferiore del corpo. In particolare, l’azione combinata di muscoli addominali e diaframma in fase espiratoria funziona come una vera e propria pompa che aspira i liquidi situati nelle gambe, alleviando gonfiori e ritenzione idrica.
  4. Previene difficoltà pelviche, dal prolasso dell’utero, a incontinenza, a problemi vascolari quali emorroidi e ragadi, tonificando la muscolatura del pavimento pelvico.
  5. Interferisce con tutti i ritmi corporei, da quello cardiaco alla peristalsi, aiutando a regolarne il flusso regolare.
  6. Mette in moto una zona molto centrale nel corpo, che a sua volta aziona tutti gli altri distretti corporei, contribuendo a un movimento più sano ed efficace. Se il diaframma è bloccato, è come se all’interno del corpo ci fosse una porta chiusa.
  7. Aiuta a mantenere una buona mobilità toracica e costale, alleviando il carico di tensione dei muscoli lombari e di conseguenza protegge la buona salute delle vertebre lombari.
  8. Favorisce la qualità fluida del movimento: respirando a fondo e in maniera consapevole è impossibile muoversi “a scatti”.
  9. Concentrarsi sul ritmo del respiro è un ottimo sistema per liberare la mente dallo stress ed aiutarci ad essere presenti con il corpo e con il pensiero: l’osservazione del respiro viene infatti utilizzata come strumento in parecchie tecniche di meditazione.
  10. E’ un calmante naturale: il respiro è aria che entra ed esce da noi mettendoci in comunicazione con il mondo circostante. Quando siamo sotto stress o in ansia respiriamo poco e male. Sarà allora importante aumentare soprattutto la forza dell’espirazione, cosa che riesce ad arginare persino gli attacchi di panico.

Benché respiriamo circa 16/17 volte al minuto e lo facciamo in modo automatico ed inconsapevole, non siamo affatto dei bravi respiratori. Anzi, di solito è purtroppo vero il contrario!

foto che ritrae i polmoni come un albero

L’albero dei polmoni

Meccanica respiratoria

Si può pensare all’apparato respiratorio come ad un albero: dal naso si dipartono una serie di condotti che costituiscono le coane, la faringe, laringe, la trachea, si biforcano nei due bronchi, e si diramano in bronchioli sempre più sottili, in una struttura che ricorda appunto quella dei rami di un albero, che conducono alle celle dette alveoli polmonari, che costituiscono le unità più piccole dei polmoni, il luogo deputato all’incontro fra il sangue (grazie ai numerosissimi capillari presenti negli alveoli) e l’aria respirata.

L’aria viene depurata da pulviscoli atmosferici e riscaldata grazie all’azione della mucosa respiratoria, altamente vascolarizzata e munita di ciglia. I polmoni sono organi estremamente elastici, e vengono azionati da una serie di muscoli scheletrici e soprattutto dal diaframma. Quando si respira normalmente, oltre al diaframma sono attivi anche i muscoli intercostali situati accanto allo sterno e gli scaleni, situati lateralmente nel collo, mentre se siamo in situazioni di sforzo si azionano anche i muscoli intercostali esterni e gli sternocleidomastoidei per incamerare aria più velocemente nei polmoni.

Il diaframma e il suo movimento

Il diaframma è una membrana situata nel centro del tronco, orizzontalmente, come una diga a forma di cupola, e si ancora alle coste, allo sterno e alle vertebre dorsali. Separa il torace dall’addome e viene attraversato solo dal tubo digerente e dai vasi sanguigni.

Quando si aziona, scende verso il basso con il suo centro tendineo (normalmente di 1,5 cm, ma sotto sforzo arriva anche a 5 cm!), e grazie alla sua azione le coste si allargano e si innalzano. L’aria incamerata grazie al diaframma è circa il 60/70 % del globale. Gli organi addominali vengono compressi meccanicamente dal suo movimento e tendono quindi a premere verso il basso e davanti e verso i lati del corpo, e questo crea un aumento della pressione nell’addome che contribuisce ulteriormente ad innalzare il torace.

Quando si respira usando prevalentemente il diaframma, l’addome verrà spinto in fuori parecchio, mentre se si usano anche altri muscoli, la pressione interna della cavità addominale diminuisce e sarà quindi possibile respirare senza la pancia.

I muscoli addominali sono espiratori: quando si azionano l’aria viene spinta fuori dai polmoni, anche se solitamente non si azionano durante l’espirazione, che rimane un atto muscolarmente passivo: quando il diaframma ritorna al suo posto, non ci sono più le condizioni per cui l’aria viene risucchiata nei polmoni e quindi ne viene espulsa.

Quando invece è necessario respirare in modo più efficace, anche gli addominali si azionano, spingendo verso l’alto attivamente il diaframma.

L’uso del respiro nel metodo Pilates

Pilates stesso consigliava di inspirare e di espirare completamente il più possibile, soprattutto facendo attenzione all’espirazione, come se si volesse strizzare fuori da un panno bagnato tutta l’acqua. Gli esercizi portano alla cosiddetta “respirazione laterale”, che mantiene la stabilità dell’addome, espande il torace e riduce la tensione al minimo.

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